Sicurezza stradale: 400 sanzioni per eccesso di velocità lungo la A9. Il comandante della Polstrada: “Prima del Covid fino a mille multe all’anno”.

Nel corso del 2023, il record di velocità è stato stabilito da un italiano alla guida di una Porsche, il quale il 18 giugno scorso è stato fermato dalla polizia stradale di Como a 238 chilometri orari, in una tratta in cui il limite era di 130 chilometri orari. Ha pagato immediatamente una multa di 845 euro, ha avuto la sospensione della patente da 6 a 12 mesi (il periodo esatto non è stato specificato) e ha perso dieci punti sulla patente per quel momento di fretta eccessiva.

Un cittadino svizzero alla guida di una BMW si è fermato subito sotto i 237 chilometri orari, pagando immediatamente anche lui la sanzione. Inoltre, se non l’avesse fatto, il veicolo sarebbe stato sequestrato amministrativamente. Questi sono solo due dei risultati più eclatanti dell’attività di pattugliamento dell’autostrada “comasca”, la A9, da parte degli agenti della polizia stradale della città. In totale, dal primo giorno di gennaio fino alla fine di novembre (ultimo dato disponibile), sono state comminate 400 sanzioni amministrative per eccesso di velocità da parte degli agenti di via Italia Libera, per un totale di 1.250 punti sulla patente persi. La maggior parte di queste sanzioni riguarda cittadini italiani, anche se i vicini svizzeri hanno contribuito alla causa, come nel caso citato.

Il comandante della polizia stradale di Como, il commissario capo Edoardo Paternò, ha precisato che i numeri sono comunque in calo. Nel periodo pre-Covid si arrivava ad oltre mille sanzioni all’anno, mentre oggi, anche se manca ancora un mese, siamo più indietro. I fattori che contribuiscono a ciò sono probabilmente il maggior numero di controlli da parte della polizia, con l’effetto deterrente conseguente, ma è difficile non pensare anche ai lavori in corso sulla A9 che stanno influenzando la viabilità in questi mesi, creando rallentamenti e code che costringono a rallentare. È interessante notare che anche gli stranieri hanno a disposizione, come gli italiani, un pacchetto di 20 punti sulla patente e in caso di contravvenzione si attinge a questo “tesoretto” per scalare i punti.

Inoltre, la maggior parte degli automobilisti sanzionati (anche gli stranieri) preferisce pagare immediatamente la sanzione per evitare il sequestro amministrativo del veicolo, che sarebbe attuato fino al pagamento effettivo dell’importo dovuto. Le soglie limite per le sanzioni amministrative sono suddivise in quattro fasce. Fino a 10 chilometri orari oltre il limite è prevista solo una multa, mentre tra i 10 e i 40 chilometri orari in eccesso vengono sottratti tre punti dalla patente. Tra i 40 e i 60 chilometri orari in eccesso, i punti diventano sei e viene sospesa la patente per uno a tre mesi. Infine, oltre i 60 chilometri orari in eccesso, come nel caso dei due record del 2023, vengono sottratti dieci punti e la sospensione della patente varia da sei a dodici mesi. Oltre i sessanta chilometri orari, inoltre, una recidiva entro due anni comporterebbe la revoca della patente. Per i neopatentati (entro i tre anni dal conseguimento della patente) i punti sottratti vengono raddoppiati. Tornando alle multe record per i due automobilisti sorpresi a velocità ben superiori ai 230 chilometri orari, la multa ammontava a 845 euro (entrambi hanno pagato immediatamente), che sarebbero diventati 3.382 euro se non fossero stati saldati entro sessanta giorni.

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