La mototerapia, ideata da Vanni Oddera, si basa sull’utilizzo della moto come strumento terapeutico per i bambini ricoverati in ospedale. Grazie a questa innovativa pratica, i piccoli pazienti possono provare emozioni forti e positive, dimenticando per un attimo la loro situazione difficile.
Oggi, presso l’ospedale San Matteo di Pavia, i bambini del reparto di Pediatria oncologica hanno avuto la fortuna di incontrare i loro supereroi preferiti e di fare un giro in moto tra le corsie dell’ospedale. Questa sorpresa è stata possibile grazie alla mototerapia di Vanni Oddera, un motociclista famoso nel mondo del Freestyle Motocross che ha deciso di utilizzare la sua passione per il bene degli altri.
Vanni Oddera, nel 2009, ha deciso di dare un senso a tutto ciò che faceva nel mondo del motocross, condividendo la sua esperienza e creando la mototerapia. Sette anni fa, ha compiuto un gesto straordinario: per la prima volta al mondo, una moto è entrata in un reparto oncologico-pediatrico all’Istituto Giannina Gaslini di Genova. Da quel momento, oltre 60 ospedali in tutta Italia, Londra e Mosca hanno adottato questa nuova forma di terapia.
La mototerapia non solo permette ai bambini di provare forti emozioni, ma ha anche un effetto terapeutico importante. Infatti, durante la corsa in moto, i bambini possono dimenticare per un attimo la loro malattia e concentrarsi solo sul divertimento e sull’adrenalina che provano. Questo aiuta a ridurre lo stress e l’ansia, migliorando così il loro benessere psicologico.
Durante la visita all’ospedale San Matteo di Pavia, i bambini hanno avuto la possibilità di salire sulla moto di Vanni Oddera e di fare un giro tra le corsie, accompagnati dai loro genitori e dagli operatori sanitari che li incitavano e li fotografavano. Questo momento di gioia e divertimento ha sicuramente reso la giornata dei piccoli pazienti più speciale.
La mototerapia di Vanni Oddera è un esempio di come la passione e la generosità possono fare la differenza nella vita di persone che stanno affrontando momenti difficili. Grazie a questa pratica innovativa, i bambini ricoverati in ospedale possono vivere emozioni uniche e ritrovare il sorriso, anche quando sembra impossibile.