L’inquinamento atmosferico è un problema sempre più rilevante nelle città italiane, con conseguenze negative sulla salute dei cittadini e sull’ambiente. Secondo i dati forniti da Arpa Lombardia, Bergamo si posiziona all’ottavo posto tra le province lombarde per inquinamento atmosferico e qualità dell’aria.
La concentrazione delle polveri sottili, indicate come PM10, è un indicatore importante per valutare l’inquinamento atmosferico. Nel caso di Bergamo, la media annua di PM10 nel 2023 è stata di 25,4 microgrammi/mc, in leggero calo rispetto all’anno precedente quando si registravano 27,8 microgrammi/mc.
Una delle principali cause di inquinamento atmosferico a Bergamo, come riportato da Prima Mantova e confermato da Legambiente Lombardia, sono i mega-allevamenti presenti nella pianura lombarda, soprattutto nelle province di Cremona, Brescia e Mantova.
Città come Bergamo, Brescia e Milano non solo sono responsabili di una grande parte delle emissioni da traffico, ma si trovano anche in prossimità delle aree in cui si concentra l’allevamento zootecnico. Questo influisce significativamente sui livelli di PM10, compromettendo la qualità dell’aria.
Se Bergamo si posiziona all’ottavo posto nella classifica delle province lombarde, tre città si trovano al vertice della classifica: Soresina con 34,2 microgrammi/mc, seguita da Crema e Cremona a pari merito con 30,5 microgrammi/mc. Le città con l’aria più pulita sono Lecco con 18 microgrammi/mc, Varese con 19,4 microgrammi/mc e Sondrio con 19,9 microgrammi/mc.
È importante affrontare seriamente il problema dell’inquinamento atmosferico, adottando politiche volte a ridurre le emissioni da traffico e a controllare le attività degli allevamenti zootecnici. Solo così si potrà garantire una migliore qualità dell’aria e tutelare la salute dei cittadini.