Il termine “prezzolato” può essere usato senza problemi nei confronti di un killer professionista condannato, ma diventa diffamatorio se rivolto ad un sindacalista durante una vertenza sindacale con la presenza di più di due persone. È quanto deciso dal giudice di Pace di Varese in seguito ad una querela sporta nel 2017 da un sindacalista cui era stata rivolta tale espressione. Nel caso in questione, la frase era stata pronunciata da una manager durante una vertenza legata ad un procedimento disciplinare. Il sindacalista offeso ha denunciato il fatto di diffamazione “semplice” e la sentenza di primo grado ha previsto una multa di 600 euro, 1.000 euro di risarcimento danni e le spese legali. Secondo l’avvocato del sindacalista, l’epiteto “prezzolato” può non essere offensivo per un criminale, ma rappresenta un elemento che mina l’onorabilità di chi difende i diritti dei lavoratori. In ogni caso, è importante considerare il contesto in cui viene utilizzato il termine, per evitare di incorrere in accuse di diffamazione.

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