La morte di una donna di 53 anni per assideramento nella sua abitazione a Santa Valeria, nel comune di Seregno, ha provocato dolore e sconcerto. Seguita dai Servizi sociali, la donna viveva senza elettricità e gas da un anno. Il sindaco è intervenuto per difendere l’operato del Comune.
La tragedia è avvenuta lo scorso 8 dicembre, quando il fratello della donna l’ha trovata senza vita nella sua casa. Nei giorni successivi, la donna è stata sepolta grazie all’aiuto della società di pompe funebri La Seregnese, poiché la famiglia del fratello, in difficoltà economiche, non poteva permettersi le spese funebri. Il Comune ha contribuito alle spese per il recupero del corpo.
La notizia ha suscitato dolore, tristezza e anche sconcerto nella città di Seregno. Molti commenti sui social network hanno espresso indignazione per le circostanze della morte. “Non può accadere una cosa del genere nella civile Seregno”, si legge in molti post. Molti hanno criticato l’assistenza fornita dai Servizi sociali del Comune. Il sindaco Alberto Rossi è intervenuto su Facebook per difendere il lavoro degli operatori.
Il sindaco ha sottolineato che una ricostruzione della vicenda sui social network, seppur apprezzabile come esercizio letterario, è molto lontana dalla realtà dei fatti. Ha spiegato che la problematica non è semplice e non ha una soluzione facile. Quando i Servizi sociali si occupano di una persona, propongono diverse soluzioni di carattere sociale ed economico, ma è necessario che la persona sia disposta ad accettare gli aiuti offerti.
Il sindaco ha ringraziato i dipendenti dei Servizi sociali per il loro lavoro, sottolineando che sono tra le persone che più sentono il dolore per la morte della donna, poiché l’hanno conosciuta e hanno lavorato per aiutarla. Hanno sicuramente preso a cuore la sua vita.