A una settimana dall’inizio del processo che vede imputato Alessandro Impagnatiello, accusato di aver ucciso con 37 coltellate la sua ex fidanzata Giulia Tramontano lo scorso 27 maggio a Senago, arriva sui social un appello da parte di Chiara Tramontano, la sorella della vittima del barbaro femminicidio. Giulia era al settimo mese di gravidanza e con lei è stato assassinato anche Thiago, il bimbo che portava in grembo.

Un appello accorato scritto sulla propria pagina Facebook che Chiara chiede venga condiviso: la famiglia di Giulia chiede giustizia.

Ecco il testo completo del post scritto da Giulia Tramontano:

“Ci siamo. Vogliamo sapere di vivere in un paese giusto. Nulla ci restituirà Giulia, ma la giustizia può alleviare il senso perenne di frustrazione e sconfitta che proviamo dinnanzi alla lapide di mia sorella. GIUSTIZIA per il nipote che non culleremo mai, per la nostra vita distrutta, per i silenzi che accompagneranno ogni Natale, ogni compleanno di Giulia, ogni giorno di festa in cui non saremo più in 5 a tavola. GIUSTIZIA per Giulia, che ha perso la vita, la famiglia e non per ultimo, suo figlio Thiago. GIUSTIZIA per Chiara, che ha perso sua sorella maggiore, guida, spalla e riparo da tempesta. GIUSTIZIA per Mario, che a soli 21 anni ha portato sulle spalle la bara di sua sorella e suo nipote ed in silenzio urla strazio e dolore. GIUSTIZIA per Loredana e Franco, la cui vita si è fermata quel giorno e che vivono nel solo ricordo della figlia Giulia, che hanno cullato dal primo giorno e cresciuto per 29 anni con amore e dedizione. Oggi sono ergastolani del dolore di fronte alla foto della figlia impressa su un pezzo di marmo. Se vuoi, ricondividi per gridare GIUSTIZIA per mia sorella e mio nipote, barbaramente uccisi il 27 Maggio 2023”.

L’appello di Chiara Tramontano ha suscitato una forte reazione sui social, con molti utenti che hanno condiviso il post per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di ottenere giustizia per Giulia e Thiago. La famiglia Tramontano, ancora scossa dal terribile avvenimento, spera che il processo possa portare alla condanna dell’assassino e permettere loro di trovare un minimo di pace e serenità.

Il caso di Giulia Tramontano è solo l’ennesima triste testimonianza di femminicidio che colpisce il nostro paese. È urgente che si adottino misure concrete per contrastare questa piaga sociale e garantire la sicurezza delle donne. Non possiamo permettere che altre storie come quella di Giulia finiscano nel dolore e nell’impunità.

La lotta contro il femminicidio deve coinvolgere l’intera società, dalle istituzioni alle singole persone. È necessario sensibilizzare, educare e promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza di genere. Solo così potremo sperare di porre fine a questa violenza inaccettabile e offrire un futuro migliore alle donne del nostro paese.

La famiglia di Giulia Tramontano chiede giustizia e noi dobbiamo essere al loro fianco, sostenendoli nella loro battaglia per ottenere verità e giustizia. Condividiamo il loro appello, affinché il caso di Giulia e Thiago non venga dimenticato e che la loro memoria sia onorata attraverso un processo equo e una condanna adeguata per l’assassino. Solo così potremo sperare di porre fine a questa violenza e di costruire una società più giusta e sicura per tutti.

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