Il mistero del cattivo odore che affligge le frazioni di Albiolo, Uggiate con Ronago e Valmorea, insieme ad altre zone circostanti, continua ad essere irrisolto. Nonostante il problema sia noto da anni, solo di recente 186 cittadini hanno deciso di agire e hanno scritto una lettera ai sindaci dei comuni interessati, richiedendo interventi urgenti. La puzza, infatti, diventa insopportabile soprattutto durante l’estate, costringendo le persone a chiudersi in casa con le finestre chiuse.

Attraverso i sindaci, i firmatari della lettera chiedono l’intervento dell’amministrazione provinciale e dell’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, affinché vengano verificate le cause e gli effetti di questa “grave situazione” che influisce sulla salute e sulla qualità della vita. I cittadini si riferiscono anche al codice penale, che tutela le persone dalle “molestie odorigene oltre la normale tollerabilità”. Nella lettera, vengono descritti i disagi che le persone devono affrontare, come l’acquisto di purificatori d’aria e la limitazione nell’apertura delle finestre solo nei momenti di tregua dell’odore.

Nonostante la richiesta di intervento sia stata inviata ad ottobre, finora non si sono avuti riscontri. I cittadini chiedono che vengano adottate moderne tecnologie per la gestione e il trattamento degli odori, in modo che l’aria sia almeno neutra e respirabile. È importante tutelare la salute dei cittadini, soprattutto di coloro che soffrono di ipersensibilità o di patologie respiratorie come l’asma.

Il problema del cattivo odore persiste, eppure la zona interessata è una delle più verdi e belle, con prati, boschi e montagne sullo sfondo. Non è chiaro da cosa possa derivare questa puzza, che non sembra essere legata né alle emissioni delle automobili né ai trattamenti chimici. È più del semplice odore del letame o di un malfunzionamento del depuratore.

È necessario che le amministrazioni comunali prendano sul serio questa questione e agiscano per risolvere il problema. La salute pubblica è di interesse e competenza dei sindaci, e i cittadini chiedono di essere difesi da questo odore nauseabondo e dai possibili rischi che potrebbe comportare. Non si chiede aria profumata, ma almeno un’aria neutra e respirabile. Speriamo che presto arrivi un “buon vento” che risolva questo mistero e migliori la qualità della vita di tutti i cittadini interessati.

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