L’uomo nordafricano, marito di una donna della Valtellina, che viveva in affitto in un alloggio a Tirano, respinge l’accusa di aver agito in modo energico nell’allontanamento di una famiglia ucraina, composta anche da una anziana, e afferma di aver agito solo perché gli stranieri dell’Est Europa non pagavano le spese di riscaldamento dell’appartamento occupato.

L’uomo incaricato dalla moglie della gestione dell’appartamento afferma che la ricostruzione dei fatti riportata dal sindacalista Cgil di Codogno nel Lodigiano non corrisponde assolutamente alla verità. Inoltre, precisa che nella palazzina in questione ci sono solo due appartamenti: uno era occupato dalla famiglia ucraina e l’altro da un anziano ospite in una casa di riposo da qualche tempo. L’uomo precisa che la richiesta di pagamento per il riscaldamento riguardava solo i locali della famiglia ucraina.

L’uomo, che si considera più italiano che nordafricano nonostante sia straniero, afferma che ci sono persone straniere che continuano a approfittare della bontà e generosità del popolo italiano. Aggiunge che la famiglia ucraina, composta da tre persone che lavorano regolarmente, non ritirava nemmeno le raccomandate con cui venivano invitati a saldare il debito per le spese di riscaldamento, rischiando lo sfratto. L’uomo conclude affermando che non intende passare dalla parte del torto quando il torto non è suo né della moglie proprietaria dell’immobile.

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