Il mistero della morte di Stefania Rota, la donna di Mapello trovata morta in casa il 21 aprile scorso, si infittisce sempre di più. Gli indizi che emergono sono sempre più misteriosi e sembra che gli inquirenti non abbiano più dubbi sul fatto che si tratti di un omicidio.

Il 3 marzo, lo studio tecnico in cui lavorava la donna è stato distrutto da un boato e da un incendio che ha distrutto la vetrata. Lo stesso giorno, una donna ha riferito di aver visto una luce accesa nella casa di Stefania Rota. Inoltre, accanto all’auto della vittima sembra esserci stata per lungo tempo una tanica, poi sparita.

Tuttavia, non è chiaro se questi nuovi indizi siano collegati alla morte della donna o siano solo suggestioni. L’incendio nello studio tecnico rimane un mistero, ma il titolare ha escluso qualsiasi collegamento con la morte di Stefania Rota.

Nel frattempo, continuano a mancare la borsetta e il cellulare della vittima, che era spento dalla metà di febbraio. In casa sono stati trovati schizzi di sangue e il luminol ha rilevato tracce anche sull’auto. Inoltre, la cassetta della posta veniva svuotata quando la donna già non si vedeva più.

Tutti questi elementi portano sempre più vicini all’ipotesi di omicidio volontario. Gli inquirenti continuano a indagare per cercare di risolvere il caso e fare luce sulla morte di Stefania Rota.

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