La banda delle spaccate ha colpito di nuovo, questa volta isolando la zona industriale di Osio Sotto e assaltando l’azienda Cividini macchine agricole e per il giardinaggio. Utilizzando un furgone ariete e auto rubate per sbarrare le vie, i ladri sono riusciti a compiere il colpo in soli 7 minuti. La tecnica impiegata ricorda molto quella utilizzata in precedenza per saccheggiare altre aziende della zona.
I titolari della Cividini sono disperati, poiché si tratta del 19° furto subito in 20 anni. I ladri hanno bloccato le strade con due furgoni rubati e con le targhe sostituite, posizionati in punti strategici. Inoltre, un terzo furgone rubato è stato utilizzato come ariete per divellere il cancello d’entrata e il portellone del capannone.
Durante il furto, i proprietari dell’azienda hanno potuto seguire l’accaduto in diretta grazie alle telecamere di videosorveglianza. Oltre al furgone ariete, è entrata nel piazzale dell’azienda una station wagon da cui sono scesi 5 uomini con il volto coperto da passamontagna e guanti di gomma. I ladri hanno rubato motoseghe, decespugliatori e soffiatori.
Il bottino si stima tra i 20 e i 25mila euro, oltre ai danni causati. Questo è il secondo furto subito dall’azienda in due mesi, dopo che il mese scorso erano stati rubati robot tagliaerba per un valore di 30mila euro.
La Cividini non è l’unica azienda ad essere stata colpita dalla banda delle spaccate. A novembre, la Confezioni Cam di Antegnate è stata saccheggiata con la stessa tecnica, mentre a dicembre c’è stato un tentativo di furto all’Art Cosmetic di Fornovo San Giovanni.
Gli imprenditori sono sconsolati e si chiedono come sia possibile continuare l’attività in queste condizioni. Dopo ogni furto, cercano di potenziare le misure di sicurezza, ma sembra che i ladri siano sempre un passo avanti.
La situazione è preoccupante e le autorità devono intervenire per contrastare l’azione di questa banda criminale. Le imprese locali non possono continuare a subire danni e perdite economiche a causa di questi furti. È necessario rafforzare la sicurezza nelle zone industriali e aumentare i controlli per prevenire futuri colpi. Solo così si potrà garantire la tranquillità e la sicurezza delle imprese e dei lavoratori.