La Polizia Locale di Busto Arsizio ha recentemente attirato l’attenzione sul problema dei documenti falsi, un reato a volte sottovalutato ma che nasconde un sottobosco di illegalità e altri crimini che meritano attenzione.

Un paio di settimane fa, durante un controllo di pattugliamento, gli agenti hanno fermato un veicolo che, secondo i controlli effettuati tramite il portale della motorizzazione, non era in regola con l’obbligo di revisione periodica.

Durante il controllo dei documenti di guida, la conducente ha mostrato dal suo telefono cellulare una foto di quello che dichiarava essere la sua patente di guida, senza però esibire fisicamente il documento.

Gli agenti, non avendo elementi sufficienti per verificare la regolarità del documento, hanno deciso di approfondire tramite la centrale operativa, nonostante le varie giustificazioni addotte dalla donna. Successivamente, è stata accompagnata in comando per ulteriori accertamenti.

Dopo vari tentativi di depistaggio, la donna ha ammesso di aver acquistato una patente di guida falsa da sconosciuti attraverso un sito online, al costo di 800 euro. Le è stata inviata una foto di quello che sarebbe dovuto essere il suo titolo di guida, con l’assicurazione che tale fotografia avrebbe eluso ogni controllo, cosa che non è accaduta. La ragazza è stata denunciata per reato di falso ideologico e materiale, e sanzionata amministrativamente per guida senza patente.

“Il problema dei documenti falsi purtroppo sta aumentando sempre di più, soprattutto a causa della facilità di acquistare documenti contraffatti online. Questi comportamenti, oltre a eludere la fiducia pubblica, causano gravi problemi di sicurezza stradale, poiché permettono a persone non qualificate, spesso senza formazione adeguata, di guidare veicoli”, afferma il Comandante della Polizia Locale Stefano Lanna.

Il comandante continua: “Ringrazio i miei collaboratori e, in questo caso, gli agenti dell’Unità di Presidio che si sono resi disponibili a migliorare sempre di più l’attività di controllo del territorio”.

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