In auto per la città, nelle vie attorno al centro, in un giorno infrasettimanale e lontano dalle ore di punta: la zona 30 è già una realtà di fatto.

Immaginiamo di percorrere il centro di Bergamo rispettando il limite di velocità di 30 km/h, considerando sia le zone attualmente a 30 km/h che quelle che verranno implementate. Vediamo cosa succede se si viaggia a questa velocità durante un pomeriggio infrasettimanale, lontano dalle ore di punta.

Partiamo da viale Papa Giovanni, che non è ancora una zona 30. Raggiungiamo subito i 35 km/h ma poi ci fermiamo al semaforo e ripartiamo solo quando il passaggio pedonale è libero. Proseguiamo su via Tiraboschi, cedendo il passaggio all’autobus dell’Atb e cercando di evitare il traffico proveniente dalla direzione opposta. Possiamo arrivare a 34 km/h, ma subito dopo arriviamo al semaforo rosso. In via Spaventa, ci troviamo di fronte a due auto, quindi viaggiamo a 22 km/h e il cambio consiglia di scalare dalla terza alla seconda marcia. In via Palazzolo, la velocità scende a 20 km/h a causa di due furgoni parcheggiati ai lati della strada e dobbiamo anche fare attenzione a un ciclista. Successivamente, c’è spazio per raggiungere i 40 km/h, ma solo fino alla nuova rotonda di via Baschenis.

In via Previtali, non superiamo mai gli 11 km/h, ma in via Palma il Vecchio possiamo viaggiare a 45 km/h. Tuttavia, dobbiamo frenare quando un’auto esce da via Scuri. In via Caravaggio e via Moriggia, passiamo tra due file di auto parcheggiate e raggiungiamo al massimo i 23 km/h. In via Gaudenzi, dobbiamo aspettare che qualcuno parcheggi comodamente, mentre in via Carducci c’è chi attraversa a piedi la rotonda delle palme. Ma poi, via Leopardi e via Cerasoli sono vuote e possiamo provare l’ebbrezza dei 46 km/h. Fino a quando arriviamo a via Moroni, dove c’è una coda al passaggio a livello, un pullman che sta girando e uno scooter in mezzo alla strada. Attraversiamo Largo Tironi a passo d’uomo, anche con il semaforo verde, perché dobbiamo dare la precedenza a chi arriva da via San Giorgio.

Facciamo attenzione ai motorini davanti alla biblioteca Tiraboschi e agli studenti che girano intorno alle auto ferme in via San Bernardino, dove viaggiamo a 21 km/h. Proseguiamo verso le Cinque Vie, dove in via Quarenghi possiamo permetterci di viaggiare a 33 km/h, se non fosse per il semaforo e un camion fermo con le quattro frecce e un’auto in manovra per parcheggiare. Infine, arriviamo a via Bonomelli, dove i 30 km/h sono un lusso per coloro che cercano di raggiungere il viale.

Esploriamo un’altra zona, all’ombra di Città Alta. In via Tasca e via Garibaldi, possiamo tranquillamente superare i pedoni viaggiando a 25 km/h, anche se non possiamo farlo con i ciclisti. Il semaforo con via Sant’Alessandro è verde, ma dobbiamo aspettare che un’auto trovi l’angolazione giusta per svoltare, e nel frattempo il semaforo diventa rosso. In via Statuto, con cinque auto davanti, possiamo percorrere la strada a 40 km/h, almeno fino al dosso davanti al Tempio Votivo. Su via IV Novembre, via Diaz e poi risalendo via XXIV Maggio, oscilliamo tra i 25 e i 37 km/h, ma ci fermiamo ogni volta che qualcuno entra o esce da un parcheggio. Riusciamo appena a toccare i 47 km/h, ma dobbiamo rallentare per evitare di incrociare il pullman C1H. In via Santa Lucia, raggiungiamo i 20 km/h, anche perché ci sono sei auto parcheggiate sul marciapiede. In via Milano, scendiamo a 30 km/h, mentre in via Torino ci chiediamo come una strada possa essere a doppio senso di marcia: un SUV arriva dall’altra parte e, per passare contemporaneamente, deve salire sul marciapiede.

Mentre torniamo indietro, tristemente sfrecciando a 37 km/h sull’acciottolato di via Nullo, facciamo il bilancio del viaggio: tra semafori, stop, dossi, precedenze, parcheggi e quattro frecce, stiamo già viaggiando in una grande Zona 30 e non lo sapevamo.

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