Lunedì 29 gennaio 2024, una donna di Como ha denunciato di essere stata aggredita e ferita da uno sconosciuto in via Leoni. Graziella Tagliabue, la vittima, ha raccontato di come la città sia cambiata nel corso degli anni, passando da un luogo sicuro a uno dove si vive con paura.
Da ragazza, Graziella non ricorda di aver mai avuto paura a girare per Como. Ora, invece, tutto è cambiato. Nonostante il tono pagato della sua voce, si può percepire l’amarezza per quanto le è accaduto. Il racconto inizia con il tardo pomeriggio di giovedì scorso, quando Graziella stava tornando a casa lungo via Leoni. Mentre camminava sul marciapiede, ha notato uno sconosciuto sputare per terra. Spontaneamente, ha deciso di intervenire e gli ha detto di non sputare.
Invece di scusarsi o giustificarsi, lo sconosciuto ha reagito in modo violento. Si è voltato e ha colpito Graziella con forza sulla nuca, facendola cadere a faccia in giù sul marciapiede. Nonostante abbia cercato di proteggersi mettendo le mani avanti, ha colpito il volto sull’asfalto. Pochi istanti dopo, due donne e un uomo si sono avvicinati per aiutarla a rialzarsi. Nel frattempo, l’uomo che l’aveva aggredita si era allontanato velocemente. Non si sa se chi l’ha soccorsa abbia visto cosa era successo. Graziella ha controllato se aveva subito danni seri e ha notato che le usciva sangue dal naso a causa del colpo ricevuto. Inoltre, aveva le mani graffiate e doloranti, soprattutto la mano destra, e il ginocchio destro con escoriazioni evidenti.
Una volta accorta che i pezzi erano tutti attaccati, Graziella è tornata a casa. Guardandosi allo specchio, ha visto i danni che le erano stati inflitti. Ha quindi chiamato il 112 per segnalare l’aggressione. Una pattuglia della polizia è arrivata a casa sua e lei ha raccontato l’accaduto. Le è stato consigliato di fare denuncia, ma Graziella ha pensato che non avrebbe avuto senso denunciare qualcuno che non sapeva nemmeno riconoscere. Inoltre, sarebbe dovuta andare in pronto soccorso e avrebbe dovuto aspettare a lungo essendo un codice verde.
Nonostante la decisione di non fare denuncia formale, Graziella ha deciso di raccontare l’episodio per farlo conoscere. Ha realizzato che potrebbe essere utile a qualcuno. Mentre la sua mano destra sta pian piano recuperando la funzionalità, le sue parole passano dal racconto alla riflessione. Via Leoni è vicina a una zona brutta di Como, è vero. Ma quando lei era giovane non doveva preoccuparsi di girare per la città la sera o addirittura di notte. Ora, invece, se succede una cosa del genere, le sembra giusto dirlo.