Acquistare un prodotto online e ricevere un articolo completamente diverso è sicuramente un’esperienza sospetta e frustrante. E proprio questa situazione è accaduta ad un uomo residente a Luino, il quale ha prontamente segnalato l’episodio alle forze dell’ordine. Adesso, quattro persone di origine campana sono al centro di un processo a Varese, accusate di aver messo in commercio abbigliamento contraffatto e di aver commesso frode e ricettazione.

Le indagini, condotte dalla guardia di finanza di Luino nel 2020, si sono concentrate sulle offerte pubblicate su un sito web e una pagina social, che sono state considerate come “vetrine” per capi di alta moda falsi. Durante l’udienza, uno degli investigatori ha ricordato che i vestiti e le scarpe erano venduti a prezzi molto inferiori rispetto a quelli dei negozi autorizzati.

Le indagini delle fiamme gialle hanno coinvolto il mittente dell’ordine segnalato dal cittadino luinese, il proprietario del dominio del sito utilizzato per le vendite e l’utente telefonico dedicato alle trattative per la vendita dei prodotti. Tutti questi elementi hanno portato al rinvio a giudizio dei quattro imputati. Tuttavia, i difensori hanno sottolineato in aula che non sono mai state effettuate perquisizioni per verificare se fossero in possesso di vestiti contraffatti. I dati personali dei quattro imputati sono presenti negli atti, anche se non coincidono completamente con quelli riportati sui documenti.

La sentenza del giudice verrà emessa il prossimo ottobre, e sarà interessante vedere quale sarà il verdetto finale in questa vicenda. Nel frattempo, è importante ricordare l’importanza di fare acquisti online in modo consapevole e di verificare sempre l’affidabilità dei siti web e dei venditori. In questo modo, si potrà evitare di incorrere in truffe e di ricevere prodotti contraffatti.

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