Un collega della vittima e un’amica sono attualmente sotto processo a Varese per aver sottratto oltre 40.000 euro. La madre di un cinquantenne, vittima di questa truffa, ha testimoniato durante il processo. I fatti si sono verificati tra il 2019 e il 2021 e la vittima, di fronte ai continui prelievi in banca, aveva raccontato alla madre di spendere il denaro in Svizzera. La madre, però, non era convinta di questa versione e ha iniziato ad indagare. Ha scoperto che il figlio prelevava il denaro in contanti e ha denunciato tutto ai carabinieri. Un collega della vittima e un’amica sono stati quindi accusati di circonvenzione d’incapace, mentre la posizione di un altro collega è stata archiviata. Secondo le accuse, l’uomo sarebbe stato costretto, anche sotto minaccia, a versare denaro al collega. Le indagini hanno inoltre rivelato che ci sono state ben 103 ricariche sulla carta Postapay della donna imputata insieme al collega della vittima. Per valutare se si configura la circonvenzione d’incapace, la procura di Varese ha nominato un consulente che ha ritenuto l’uomo incapace di valutare le conseguenze delle sue azioni. Attualmente, la vittima è seguita da un amministratore di sostegno e non ha accesso diretto al suo bancomat.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui