Un nuovo episodio di abbandono di rifiuti lungo la strada statale 394 è stato registrato al confine tra i Comuni di Brenta e Casalzuigno. Il sindaco e l’assessore all’Ecologia della Comunità Montana, Gianpietro Ballardin, hanno espresso una dura condanna in una nota ufficiale. Secondo Ballardin, non è sufficiente avere un sistema di raccolta differenziata porta a porta o la presenza di centri di raccolta per i vari tipi di rifiuti, ad eccezione di alcuni materiali come l’amianto, il cartongesso o la gomma catramata. Nemmeno il servizio di raccolta domiciliare di rifiuti ingombranti sembra essere sufficiente. Ogni anno, in tutto il territorio della Comunità Montana e della Provincia, vengono abbandonate grandi quantità di rifiuti di diversa natura, dai materiali edili all’amianto, dagli elettrodomestici ai pneumatici, dal vetro alle plastiche. Questi rifiuti vengono lasciati in luoghi disparati, lungo le strade, nei campi, ai margini di quelli coltivati, all’interno di fossi o lungo le sponde dei corsi d’acqua, e anche nei boschi. Questa pratica disgustosa è una vera e propria piaga diffusa in tutta Italia. Il danno che chi abbandona i rifiuti causa alla collettività è di due tipi. In primo luogo, deturpa l’ambiente sia dal punto di vista estetico, danneggiando anche le aree turistiche, sia dal punto di vista della salute. Chi di noi non ha mai visto rifiuti lungo le strade, nei campi, nei parcheggi, nei boschi, nei parchi, nei fiumi, nei fossati e sulle spiagge? Questi rifiuti rimangono nei suoli e viaggiano per i fiumi fino al mare. Materiali inquinanti come batterie per auto, vernici e solventi, gasolio e residui di lavorazione delle aziende, gettati in zone sensibili come falde acquifere poco profonde, rischiano di causare gravi e permanenti conseguenze. L’altro tipo di danno, spesso ignorato, è il costo di bonifica. Intervenire dove hanno agito questi delinquenti comporta spese elevate, superiori a quelle che sarebbero necessarie per trattare correttamente i rifiuti secondo la filiera che la maggior parte dei cittadini rispetta. Purtroppo, questi costi extra ricadono su tutti, soldi che potrebbero essere impiegati in modo più costruttivo. È necessario diventare “controllori ambientali”, evitando di girare dall’altra parte quando qualcuno trasforma i luoghi in cui viviamo in discariche a cielo aperto. In questo modo, faremo un favore all’ambiente e alle nostre tasche. Con la persistenza di questa situazione, a farne le spese non sono solo la bellezza e l’immagine del nostro Paese e del territorio in cui viviamo, ma soprattutto la nostra salute, quella dell’ambiente e della biodiversità. È giunto il momento di reagire diffondendo nella comunità la consapevolezza che abbandonare i rifiuti è un gesto molto grave e che è necessario l’impegno di tutti per debellare questa pratica incivile. È un semplice gesto di attenzione che ci chiede di “non voltarci dall’altra parte” e che può aiutare a contrastare un fenomeno indegno di una società civile.

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