La Peste Suina Africana continua a rappresentare una grave preoccupazione per le regioni della Lombardia e dell’Emilia Romagna, in particolare per le province di Pavia, Piacenza, Cremona e Mantova. Le autorità sono state costrette a intervenire con l’impiego dell’esercito e dei droni per individuare e rimuovere le carcasse di cinghiali morti, al fine di prevenire la diffusione della malattia. Finora, fortunatamente, non sono state riscontrate positività nel territorio, ma è necessario adottare misure più drastiche per contrastare l’epidemia.

La politica si sta attivando per affrontare il problema. I consiglieri regionali del Pd hanno presentato una mozione che chiede al governo regionale di prendere azioni più incisive per contrastare la malattia, soprattutto nelle province a rischio. Il documento impegna la Giunta regionale a individuare aree di depopolamento del cinghiale su tutto il territorio regionale e ad aumentare il prelievo di cinghiali selvatici e di campioni sui suini da allevamento. È inoltre richiesta l’installazione di segnaletica informativa e la valutazione di divieti al pascolo dei suini. Si chiede anche di riunire urgentemente il Gruppo operativo territoriale regionale, di incrementare il personale veterinario e di cofinanziare l’installazione di strutture di sanificazione e anticontagio negli allevamenti suinicoli.

È importante agire tempestivamente per limitare la diffusione della Peste Suina Africana, considerando che il 50% del patrimonio suinicolo nazionale è allevato in Lombardia, generando un valore stimato in oltre 3 miliardi di euro e dando lavoro a 70mila persone. È fondamentale circoscrivere l’epidemia e evitare che si diffonda ad altre province della regione, come Cremona, Lodi e Mantova. La situazione richiede un’azione di controllo del cinghiale più radicale e un maggiore coinvolgimento degli Ambiti territoriali di caccia nelle operazioni di depopolamento e monitoraggio.

È necessario anche investire nella formazione e nell’informazione dei cittadini, installando segnaletica adeguata che fornisca indicazioni per limitare il contagio e informando sulle azioni intraprese nelle province interessate. Inoltre, è importante sostenere gli allevatori colpiti dalla restrizione, coprendo le spese per l’acquisto di paglia e foraggio e sospendendo i mutui per le aziende colpite dalla Peste Suina Africana.

È urgente agire con determinazione per evitare che la malattia si diffonda ulteriormente e per proteggere il settore suinicolo, che rappresenta una parte significativa dell’intera produzione agricola della Lombardia. È necessario coinvolgere tutte le istituzioni competenti e adottare misure efficaci per contenere la diffusione della Peste Suina Africana.

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