Siete mai sentiti parlare degli “umarell”? Questo termine bolognese è ormai utilizzato in tutta Italia per definire gli anziani che osservano i cantieri. Oggi tutta Varese è stata un po’ umarell: alcuni hanno fatto una passeggiata fino a largo Flaiano per sbirciare cosa stava accadendo, altri sono passati con l’auto solo per il gusto di fare un giro nella nuova rotonda, altri ancora hanno cercato di chiacchierare, fingendo di chiedere informazioni, con uno dei 20 vigili dislocati sulla rotonda per abituare i cittadini alla nuova viabilità.

Erano davvero tanti i curiosi che si sono trovati nel pomeriggio del 14 febbraio – un vero regalo di San Valentino per la città – a vedere questa opera che sembrava non sarebbe mai stata costruita e invece ora collega 10 strade, elimina 6 semafori, aggiunge 8 attraversamenti pedonali in una zona dove poco lontano ci sono due ospedali e le stazioni e collega quattro importanti zone della città (Bosto, Giubiano, zona Borri, centro) consentendo comunque a chi esce dall’autostrada di arrivare direttamente in centro.

Una giornata “storica” come l’ha definita forse un po’ enfaticamente il sindaco Davide Galimberti, che ha assistito all’apertura insieme a gran parte della Giunta: di certo però una di quelle in cui i varesini hanno voluto dire “io c’ero” anche solo per verificare che tutto funzionasse davvero.

E la tensione dell’apertura non è mancata: i lavori sono stati intensi fin dalla mattina per assicurarsi che tutto fosse a posto per il pomeriggio, e prima di dare il via il comandante dei vigili di Varese Claudio Vegetti ha più volte percorso tutto largo Flaiano personalmente per controllare ogni dettaglio.

Il via è stato dato in più fasi: innanzitutto da via Magenta e via Sant’Imerio, dove sono stati spenti i semafori e le auto sono state indirizzate sulla nuova rotonda. Non tutto è andato liscio fin da subito: ad esempio, una Fiat 500 è stata bloccata sul ponte dove era stata posizionata la transenna che inizialmente vietava la circolazione verso viale Borri, mentre un autobus della linea A, non potendo svoltare a sinistra da via Sant’Imerio, ha imboccato la rotonda che non era ancora aperta ed è stato costretto a proseguire verso la tangenziale, verso lo svincolo dell’Esselunga.

Sono stati solo 5 minuti di confusione: il traffico poi si è regolarizzato bene, a partire dalle 16. Poco dopo le 17 è stato aperto anche l’ultimo tratto, quello dell’autostrada proveniente da Milano. Restano ancora, naturalmente, alcune incertezze tra gli automobilisti su chi ha la precedenza o chi entra per primo: ma è la dura legge della rotonda, che tutti noi abbiamo dovuto imparare e che presto diventerà normale.

Tutto ok anche in via Lazio e via Gradisca, le strade che hanno subito maggiori cambiamenti a causa della nuova rotonda di largo Flaiano, avendo invertito entrambe le direzioni di marcia: qualcuno ha provato, scendendo da via Cadore, a girare a destra verso il cancello d’uscita di Villa Augusta, ma ad attenderli c’erano dei vigili che spiegavano che da oggi il percorso è a senso unico solo verso l’ospedale. Ci vorrà un po’ di tempo almeno per i residenti per abituarsi, ma ormai la rivoluzione è iniziata.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui