Il caso Bames di Vimercate ha scosso profondamente la comunità lavorativa della zona, con ex dipendenti che ancora oggi si chiedono chi sia veramente responsabile del disastro che ha portato alla bancarotta dell’azienda e del Polo tecnologico nel 2013. Durante l’udienza del processo per bancarotta fraudolenta, i difensori dei due principali imputati hanno cercato di scaricare le responsabilità, sostenendo di aver agito per il bene dell’azienda e dei lavoratori.

L’ex amministratore unico Vittorio Romano Bartolini e il vero deus ex machina della Bames, Luca Luigi Bertazzini, sono stati entrambi accusati di essere tra i principali responsabili della situazione che ha portato alla bancarotta dell’azienda. Nonostante le richieste di condanne da parte del pm Alessandro Pepè, i difensori hanno chiesto l’assoluzione piena per i propri assistiti.

Gli ex dipendenti, che hanno vissuto da vicino la crisi dell’azienda e la perdita del proprio posto di lavoro, non possono fare a meno di ironizzare sulle arringhe dei difensori, chiedendosi se qualcuno in cielo abbia avuto un ruolo nel disastro della Bames. Molti di loro sono ancora in cassa integrazione o sono stati costretti a prendere la pensione anticipata, con pochi che sono riusciti a trovare un’occupazione altrove.

Il giudice Alessandro Rossato ha rinviato la sentenza al prossimo 18 aprile, lasciando spazio per eventuali repliche. Nel frattempo, la comunità lavorativa di Vimercate rimane in attesa di giustizia, cercando di capire chi sia veramente responsabile della tragedia che ha colpito l’azienda e i suoi dipendenti.

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