L’omicidio di Omar Annaoui a Desio è stato oggetto di recenti sviluppi dopo il faccia a faccia tra il presunto assassino e un testimone, avvenuto di fronte al gip del tribunale di Monza Andrea Giudici con la formula dell’incidente probatorio. Le indagini proseguono dopo questo confronto in tribunale.

Il testimone che aveva permesso il ritrovamento del corpo di Omar Annaoui, l’altro marocchino S.A.S., classe 1984, attualmente detenuto per un’altra vicenda, ha fornito ulteriori dettagli in merito all’omicidio. La vittima era stata picchiata, strangolata con un tubo di gomma e seppellita nel campo di granoturco vicino all’ex carcere, a qualche decina di metri dalla caserma dell’Arma.

I Carabinieri hanno catturato e portato in carcere a marzo il presunto autore dell’omicidio, Sadik Ilhami, senza fissa dimora con precedenti di piccolo conto. L’uomo era stato individuato in un centro commerciale a Lissone, dove stava acquistando dei vestiti. La lite fra i due sarebbe avvenuta per questioni di soldi e droga.

L’indagato, difeso dall’avvocato Andrea Scaccabarozzi, nega l’accusa. Ulteriori indagini sono ancora in corso per verificare il coinvolgimento di eventuali complici. Resta coperto da segreto quanto emerso dall’incidente probatorio, anche se sembra che il testimone sia caduto in alcune contraddizioni.

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