Il caso dell’omicidio di Enore Saccò, il pensionato di 75 anni trovato morto a Bressana lo scorso febbraio, ha visto nuovi sviluppi dopo gli interrogatori dei quattro arrestati. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha deciso di mantenere in carcere tre dei sospettati, mentre uno è stato rimesso in libertà.

Omar Cosi, il principale indagato, è stato posto in custodia in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Anche Davide Del Bo e Sohal Nakbi restano in carcere per le accuse di incendio e distruzione di cadavere. Tuttavia, Antonio Berdicchia è stato rilasciato, sebbene resti indagato in stato di libertà.

Durante gli interrogatori, Cosi ha ammesso di aver colpito Saccò a causa di un presunto debito legato all’immobile del bar di proprietà della vittima, sostenendo che la morte sia stata causata da una caduta accidentale. Del Bo sembra non essere stato coinvolto direttamente nell’omicidio, mentre Nakbi ha ammesso di aver incendiato la casa della vittima senza essere coinvolto nell’omicidio stesso. Berdicchia ha negato ogni coinvolgimento significativo, affermando di aver solo aiutato a nascondere alcuni sacchi.

Le indagini sono ancora in corso per chiarire esattamente cosa sia accaduto e per arrivare alla verità sulla morte di Saccò. Rilievi tecnici e scientifici, supportati dal Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Parma, stanno contribuendo alla ricostruzione degli eventi. La speranza è che presto si possa fare luce su questa terribile vicenda e fare giustizia per Enore Saccò.

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