Il degrado e l’abbandono si sono impossessati di un’area una volta occupata dall’autolavaggio di Cairate, creando una brutta immagine per chi arriva in paese da via Manzoni. Le strutture fatiscenti, i materiali sparsi a terra e la sporcizia rendono evidente il deterioramento di questa zona, situata a pochi metri dalle prime abitazioni del paese. Non si tratta di un disastro naturale, ma semplicemente del risultato di uno smantellamento grossolano seguito dalla chiusura improvvisa dell’attività. Questa situazione non solo danneggia il decoro del luogo, ma mina anche la qualità della vita dei residenti, che hanno chiesto al Comune di intervenire.

Il sindaco Anna Pugliese ha spiegato che l’autolavaggio è stato confiscato per presunte connessioni con la mafia e che, nonostante la situazione, il Comune non ha il diritto di intervenire direttamente. Tuttavia, la sindaca ha inviato una richiesta alla Procura per capire quali fossero i passaggi previsti dall’ordinanza di confisca e se fosse necessario ulteriori interventi. Ad oggi, non ha ancora ricevuto risposta e ha annunciato che, alla scadenza dei 60 giorni, invierà un sollecito per ottenere chiarimenti.

La situazione attuale è definita dalla sindaca come uno scempio e un’operazione non terminata, che richiede interventi immediati per ripristinare l’ordine e la pulizia nell’area. La speranza è che le autorità competenti rispondano tempestivamente alle richieste del Comune e che si possa restituire dignità a un luogo che attualmente versa in uno stato di abbandono e degrado.

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