Un uomo di nazionalità albanese è stato condannato a otto anni di reclusione per aver aggredito e rapinato un altro uomo a Varese nel 2019. Il processo ha visto coinvolto uno dei due fratelli accusati dell’atto, mentre il secondo fratello, ancora minorenne all’epoca dei fatti, è a giudizio davanti al tribunale dei minori.

La vicenda sembra legata allo spaccio di droga e a un presunto debito che l’uomo oggi imputato avrebbe cercato di riscuotere dalla vittima, un 53enne residente dell’alto Varesotto. Secondo l’avvocato della difesa, imputato e vittima si conoscevano e avevano divergenze legate alla droga. Forse quel giorno si erano incontrati per risolvere le questioni una volta per tutte, ma alla fine si sono presi a botte.

La difesa solleva dubbi sull’accusa di rapina, per la quale il pubblico ministero ha chiesto la condanna insieme a quella per minacce e lesioni. Il 53enne è stato colpito alla spalla e al braccio e ha dovuto essere portato in ospedale dalla sua compagna. Gli è stato rubato uno zaino con due cellulari e documenti, che sono scomparsi nel nulla.

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