Un importante studio epidemiologico è in fase di preparazione per valutare le possibili conseguenze inquinanti delle emissioni provenienti dal forno per klinker dell’ex Italcementi di Calusco, dopo l’autorizzazione della Provincia di Bergamo ad aumentare da 30 mila a 110 mila tonnellate di Css bruciati nel cementificio ogni anno. Questo studio coinvolge diversi comuni, tra cui Robbiate, Imbersago, Merate, Solza, Verderio, Cornate, la Provincia di Lecco e il Parco Adda Nord. Due specialisti, Fabrizio Bianchi e Stefano Scarselli, sono stati incaricati di guidare questo importante progetto.

La richiesta di uno studio epidemiologico è stata a lungo auspicata dalla popolazione e dai comuni interessati, al fine di valutare gli effetti delle emissioni del cementificio sulla salute dei residenti. Bianchi ha sottolineato l’importanza di condurre uno studio rapido ma accurato per correlare le emissioni con eventuali impatti sulla salute della popolazione. L’obiettivo principale è quello di fornire documentazione per un’udienza prevista per dicembre 2024, in cui verrà discusso il ricorso dei comuni e della Provincia di Lecco contro le decisioni della Provincia di Bergamo.

L’autorizzazione per l’aumento delle emissioni è stata rilasciata dopo un lungo processo di valutazione ambientale e revisione dell’autorizzazione integrata ambientale, con pareri favorevoli delle autorità competenti. L’obiettivo primario di questo studio è quello di valutare con precisione l’impatto delle emissioni sull’intera popolazione del territorio coinvolto, al fine di garantire la tutela della salute pubblica.

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