Il panettiere Andrea Cazzaniga, titolare dello storico fornaio di via Piave ad Arcore, non è arrabbiato ma sconsolato e rassegnato. La sua attività commerciale è finita sott’acqua una quarantina di volte a causa delle piogge torrenziali che cadono in città. Anche la vigilia di Pasqua, l’acqua è entrata nel suo negozio provocando danni importanti a seguito di un nubifragio.

Anche il centro storico di Arcore, soprattutto via Umberto I, ha subito allagamenti di acqua e fango. Mentre nella chiesa si celebrava la Veglia pasquale, all’esterno le strade si sono allagate. La situazione peggiore si è registrata in via Umberto I, piena di negozi ed esercizi commerciali, dove scorreva un fiume di acqua marrone.

I volontari della Protezione civile hanno sottolineato che le ragioni degli allagamenti potrebbero essere ricollegabili a due sifoni installati nei tombini di via Piave. Le vasche di contenimento hanno tenuto bene nonostante la bomba d’acqua.

Il sindaco Maurizio Bono ha sottolineato che non si tratta di un nuovo laghetto ad Arcore, ma che le vasche volano hanno lavorato alla perfezione durante il nubifragio. Ha ringraziato i volontari della Protezione civile per il grande lavoro svolto silenziosamente e gratuitamente per il bene della città.

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