Il processo che vede la famiglia Rondinelli coinvolta nell’omicidio di Mohamed Ibrahim continua a tenere banco in tribunale. La testimonianza del Brigadiere dei Carabinieri, che ha visitato la casa della famiglia la sera dell’11 gennaio 2023 poco prima dell’omicidio, ha gettato ulteriore luce sulla vicenda.

Secondo quanto riportato in aula, la famiglia Rondinelli si lamentava dei comportamenti di Ibrahim e delle sue continue richieste di intestazione di un immobile, necessario per ottenere l’affido della figlia. La situazione sembrava essere giunta a un punto critico, tanto che la famiglia aveva deciso di chiamare le forze dell’ordine per cercare una soluzione.

Le telefonate intercettate della famiglia incriminata, tuttavia, non sembrano fornire alcuna ammissione di colpa. In dialetto lucano, i Rondinelli hanno sempre negato di essere coinvolti nell’omicidio di Ibrahim.

Attualmente, diversi membri della famiglia Rondinelli si trovano in carcere, tra cui il padre Antonio e i figli Claudio e Massimo. Anche la madre Carmela Calabrese è coinvolta nell’inchiesta, nonostante non sia stata accusata direttamente.

Inoltre, è sotto accusa anche l’ex fidanzato di una delle figlie di Antonio Rondinelli, Luigi D’Alessandro, sospettato di essere coinvolto nell’omicidio di Ibrahim. La vicenda si complica ulteriormente considerando che Ibrahim è stato ucciso con colpi di pistola e di fucile, per poi essere bruciato all’interno della sua auto.

Il processo si prospetta lungo e intricato, con molte testimonianze e prove da esaminare attentamente per fare luce sull’omicidio di Mohamed Ibrahim e individuare i veri responsabili di questo tragico evento.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui