Nell’ultima domenica di marzo, due persone sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Clusone per aver preteso da un imprenditore di Gazzaniga la consegna di 10mila euro, come saldo di un presunto debito maturato dal padre.

Tutto è iniziato a ottobre quando E.O.Z, un cittadino maghrebino del 1982, si è presentato nel negozio della vittima con una pistola nascosta sotto la giacca e ha intimato all’uomo di consegnare la somma. La vittima ha subito denunciato l’accaduto ed è stato così possibile risalire al mandante dell’estorsione, G.L, italiano del 1974, operaio incensurato.

I due sono stati quindi identificati e arrestati a Cene. E.O.Z è stato portato in carcere a Bergamo mentre G.L è ai domiciliari.

Gli inquirenti ritengono che l’italiano abbia mandato E.O.Z per intimorire la vittima con una pistola, ma le indagini sono ancora in corso per determinare l’entità del presunto debito e se ci sia una reale base per l’estorsione.

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