Tragico incidente sull’autostrada Ghisolfa: il 23 marzo si terrà l’udienza per la perizia psichiatrica

MILANO – La tragedia che ha colpito la barriera autostradale Ghisolfa sulla A4 Torino-Milano il 18 febbraio scorso, quando un’auto ha travolto due donne, Laura Amato di 54 anni e Claudia Turconi di 59 anni, morte nello schianto, ha portato all’arresto del 39enne conducente, di origine marocchina. Il 23 marzo si terrà l’udienza per la perizia psichiatrica che servirà a valutare la capacità di intendere e di volere al momento dei fatti.

L’uomo, interrogato per rogatoria dal gip di Piacenza, è apparso lucido, ha provato pure a fornire una sua ricostruzione, sostenendo che volesse frenare. Nessun segno di frenata, invece, è stato accertato e l’auto viaggiava a quasi 150 km/h. Il 39enne era risultato positivo a benzodiazepine e cannabis ed era in cura dal ’95 con una diagnosi di “disturbi psicotici” a breve termine.

L’udienza si terrà davanti al gip di Milano Ileana Ramundo a seguito della richiesta del pm Paolo Filippini, titolare delle indagini condotte dalla Polizia stradale di Novara. Per l’indagato, accusato di omicidio colposo plurimo, è stata applicata una misura di sicurezza per pericolosità sociale, con obbligo di ricovero nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Piacenza e libertà vigilata per un anno.

La morte delle due donne ha sconvolto l’intera comunità e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale. La tragedia di Ghisolfa ha dimostrato quanto sia importante che le persone che si mettono alla guida di un’auto siano sempre in piena possesso delle proprie facoltà.

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