La città di Rescaldina, in provincia di Varese, è stata sconvolta da un omicidio avvenuto nel bosco del Rugareto. Bouda Ouadia, 25enne clandestino e senza fissa dimora, è stato ucciso il 2 aprile. I carabinieri hanno collegato l’omicidio alla guerra in corso tra le bande rivali per la conquista delle piazze di spaccio nella zona.
La zona del Rugareto è stata da anni un teatro di spaccio e criminalità. La vittima è stata colpita a morte da un’arma da fuoco mentre stava cercando di fuggire da un gruppo di aggressori armati di pistole e fucili. Numerosi bossoli di armi di diverso calibro sono stati trovati sul terreno, tra cui carabine di precisione e fucili mitragliatori.
A novembre, due connazionali della vittima, entrambi 20enni, sono stati arrestati per l’omicidio. Ma le difese suggeriscono un’altra pista. In sede di incidente probatorio, tre principali testi d’accusa si sono contraddetti su alcuni punti.
La guerra tra le bande per la conquista delle piazze di spaccio della zona ha portato alla morte di Bouda Ouadia. La tragedia ha sconvolto la città di Rescaldina e ha portato alla luce una realtà che da anni vive nell’ombra. La giustizia dovrà fare il suo corso per assicurare che questo crimine non resti impunito.