Rinviato al 8 maggio l’udienza per Alessia Pifferi, la donna accusata di omicidio volontario e pluriaggravato per aver lasciato morire di stenti nella sua culla la figlia Diana di soli 18 mesi. La corte d’assise di Milano, presieduta dal giudice Ilio Mannucci Pacini, ha reso necessario il rinvio dopo il cambio di legali. Ora il nuovo difensore è Alessia Pontenani, che ha chiesto i termini a difesa, per poter affrontare un procedimento complesso e delicato.

Presente, oltre all’imputata, anche la sorella Viviana che indossava una maglietta con una foto della nipote: «Deve pagare, Diana era una bambina che aveva diritto di vivere». La donna, insieme alla madre, si costituirà parte civile nella prossima udienza.

L’accusa è di omicidio volontario pluriaggravato, un caso che ha suscitato grande scalpore mediatico. La vicenda, infatti, è stata seguita da tutto il paese, a causa del coinvolgimento di una bambina così piccola. La madre della piccola, Alessia Pifferi, è stata arrestata nel 2019 con l’accusa di aver lasciato morire la figlia di stenti.

La vicenda ha suscitato grande indignazione, tanto che la sorella di Alessia ha deciso di costituirsi parte civile nella prossima udienza. La decisione di rinviare l’udienza al 8 maggio è stata presa per permettere al nuovo difensore di preparare la difesa della donna.

Si tratta di una vicenda molto triste, che ha toccato il cuore di tutti. La famiglia della piccola Diana spera che la giustizia possa fare la sua parte e che la donna possa pagare per il suo crimine.

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