Un avvelenamento da monossido di carbonio ha colpito una madre e una figlia di 90 e 62 anni nella loro casa di via Viviani. L’allarme è stato dato alle 6 del mattino quando la figlia ha chiesto aiuto perché non riusciva a svegliare la madre. Sul posto sono immediatamente arrivate ambulanza e automedica e i soccorritori hanno riconosciuto i sintomi dell’avvelenamento. I vigili del fuoco sono stati chiamati per aerare l’appartamento e permettere ai soccorsi di entrare. La figlia è stata ricoverata in reparto per disintossicazione, mentre la madre, in condizioni gravi, è stata trasferita a Zingonia per iniziare la terapia nella camera iperbarica. Le sue condizioni sono preoccupanti e la prognosi è riservata. L’avvelenamento sarebbe stato causato dal malfunzionamento della caldaia, che ha emesso monossido di carbonio anziché espellerlo tramite la canna fumaria. Fortunatamente, la figlia è stata in grado di accorgersi del pericolo e ha chiesto aiuto in tempo. È importante prestare attenzione alle condizioni degli impianti di riscaldamento e a eventuali sintomi di avvelenamento da monossido di carbonio, che possono essere fatali se non riconosciuti in tempo.

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