Due donne si sono ritrovate ieri in Tribunale a Brescia per un processo che, a causa di una riforma della giustizia, non si celebrerà. Si tratta di un’anziana vittima di novanta anni e di una ladra ottantatreenne. Le due donne non si erano viste dal 2017 quando la ladra aveva rubato il portafogli della vittima in un supermercato di Brescia. Il furto era stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza e la ladra era stata identificata e arrestata insieme al marito, specializzato in furti con scasso.
Il legale della ladra aveva prodotto una consulenza in cui si attestava che la donna soffriva di cleptomania, ma ciò non l’ha giustificata davanti alla legge e non l’ha nemmeno messa al riparo da una condanna. Tuttavia, la riforma Cartabia ha cambiato le condizioni di procedibilità del furto con destrezza, rendendolo perseguibile solo con la querela di parte. L’anziana vittima aveva tempo fino al 31 marzo scorso per formalizzare la querela, ma nonostante fosse stata avvisata della necessità di farlo, non l’ha fatto. Il giudice ha quindi dichiarato il non luogo a procedere a favore dell’imputata.
Questa vicenda mette in luce l’importanza della tempestiva presentazione di una querela per far valere i propri diritti e perseguire i reati. Inoltre, la cleptomania è un disturbo serio che richiede un’adeguata assistenza medica e psicologica. Speriamo che la ladra possa ricevere l’aiuto di cui ha bisogno per superare questo problema e non commettere più reati.