Ardesio, una casa invasa dall’acqua

La mattina di ieri ad Ardesio, in provincia di Bergamo, si è verificata una situazione di emergenza a causa della rottura di una condotta di adduzione dell’Enel della vicina centrale della frazione di Ludrigno. Si stima che siano fuoriusciti 15mila metri cubi di acqua dalla breccia della condotta, che ha invaso le vie Piemonte, Alpini, Monte Secco, il provinciale e la località Carpignolo, isolando le frazioni di Cerete, Pizzol e Staletti.

La furia dell’acqua ha causato danni ingenti, come ha raccontato uno dei residenti: “Abbiamo sentito un rumore fortissimo: come quello della tempesta Vaia, con la differenza che la casa tremava. Lo stesso rumore di vento forte e spostamento d’aria. Quando mi sono affacciata al balcone ho visto abbattersi gli alberi, i massi che rotolavano e un fiume di fango”.

Sei famiglie sono state evacuate, tra cui quella del sindaco del comune bergamasco, Yvan Caccia. Sono state isolate 71 persone, mentre sono in corso i lavori per lo sgombero della strada e il ripristino della transitabilità. “Ci vorranno almeno un paio di giorni per liberare la strada dal fango: se ne parla dopo Pasqua”, ha detto il sindaco.

Marina Lazzarini, una delle residenti, ha raccontato che alle 11 erano ancora nel cortile a spalare il fango che ha invaso il piano terra e bloccato le auto. “Qui ha fatto ancor più danni”. Le recinzioni delle abitazioni sono state deformate e in strada c’è un materasso, una finestra e un letto sono stati sbalzati in giardino. I garage sono zeppi di fango e massi.

L’oratorio del paese è stato allestito come punto di accoglienza per le persone evacuate e per coloro che hanno bisogno di assistenza. “Non credevo ai miei occhi”, ha detto don Antonio Locatelli, il parroco di Ardesio. “La gente scappava, soprattutto quelli che abitano negli appartamenti vicino alla montagna. Le persone sono salite sui solai, sono uscite nei terrazzi perché l’acqua aveva già raggiunto il primo piano. Abbiamo messo subito a disposizione il nostro oratorio. Offriamo colazione, un pasto caldo e stiamo attrezzando anche per la notte”.

Enel Green Power ha dichiarato di essere “intervenuta tempestivamente sul posto attivando le procedure di emergenza in concerto con le autorità competenti. L’impianto non era in esercizio, l’ultimo controllo era stato fatto il 27 marzo e non aveva mostrato nessuna criticità”.

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