Ieri, giovedì 6 aprile, i Carabinieri degli Squadroni Cacciatori sono entrati in azione nel territorio della provincia di Varese per contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei boschi. Questi reparti a elevata specializzazione, sintetizzano in un’unica visione operativa procedure militari e tecniche di polizia, con capacità operative anche su terreni impervi. Gli Squadroni Carabinieri Cacciatori si alterneranno periodicamente garantendo costantemente la presenza sul territorio provinciale di tre squadre per complessivi 18 uomini, coordinati da un Ufficiale.
In piena sinergia con il personale delle Compagnie dell’Arma territoriale provinciale, saranno impiegati per l’azione di rastrellamento delle aree boschive al fine di intercettare eventuali spacciatori ovvero individuarne i c.d. bivacchi e possibili nascondigli di droga o armi. Questi interventi avranno una durata di due mesi, e saranno condotti in varie zone boschive della provincia, in particolare del luinese, nei territori di Varese e Gavirate nonché tra Caronno Pertusella ed Origgio.
Già nei primi giorni di aprile, grazie anche al supporto fornito da personale dei Reggimenti Carabinieri di Milano e Torino e del Battaglione di Firenze, nonché dal Nucleo Cinofili di Casatenovo (LC), i Carabinieri del Comando Provinciale di Varese, nell’ambito di varie zone boschive della provincia, in particolare del luinese, nei territori di Varese e Gavirate nonché tra Caronno Pertusella ed Origgio, hanno dato corso all’individuazione e smantellamento di oltre 10 bivacchi allestiti dai gruppi di spacciatori, sequestrando nel contempo alcuni etti di sostanze stupefacenti. L’obiettivo è quello di contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei boschi, che si registra purtroppo in molte aree della provincia.