Il caso del pensionato vigevanese morto all’ospedale San Matteo di Pavia nel dicembre 2017, dopo alcuni mesi di sofferenza, ha portato all’apertura di un processo contro tre medici accusati di omicidio colposo. La famiglia del defunto ha avanzato l’ipotesi di possibili responsabilità mediche nel decesso, denunciando ignoti. Nonostante due istanze d’archiviazione presentate dalla procura, la famiglia si è opposta e ha ottenuto l’apertura dell’inchiesta.

I tre medici imputati sono Cosimo Vincenzo Sansalone, primario del reparto di chirurgia dell’ospedale di Vigevano, Anna Bonasegale, chirurga sempre dell’ospedale di Vigevano, e la dottoressa Elise Pouli Saudepelo, medico alla clinica Beato Matteo di Vigevano. Gli avvocati difensori degli imputati sono Alessandro Turconi di Bergamo e Giuseppe Madeo di Vigevano, mentre la famiglia del pensionato vigevanese è rappresentata dall’avvocato Fabrizio De Cesare del foro Cassino.

La vicenda ha avuto inizio nel luglio 2017, quando il pensionato è stato ricoverato in ospedale per problemi di circolazione alle gambe e sottoposto a due interventi nello stesso giorno. Successivamente è stato trasferito alla clinica Maugeri di Pavia, dove ha subito un ulteriore intervento per impiantare un elettrostimolatore per la circolazione del sangue. Dopo il ricovero è stato dimesso per seguire cure ambulatoriali all’ospedale di Vigevano, ma le sue condizioni sono peggiorate fino alla morte avvenuta poi al San Matteo. Durante il periodo di cure ambulatoriali, la famiglia ha ravvisato una serie di negligenze nella valutazione delle condizioni del paziente, tanto da richiedere espressamente di vedere sotto il bendaggio alla gamba, dove si era sviluppata una necrosi.

Il processo riprenderà a giugno e la famiglia del pensionato vigevanese è parte civile nella causa. Non è ancora stata quantificata la somma del danno subito dalla famiglia del defunto.

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