Una ragazza pakistana residente a Sondrio è stata liberata dai carabinieri dopo essere stata costretta dai genitori a sposare un cugino tramite un matrimonio celebrato su una piattaforma social network. Dopo essere stata segregata dal marito e dalla suocera, la ragazza è stata vittima di maltrattamenti e violenze. La suocera è stata arrestata e il marito rinchiuso nel carcere della città di via Caimi, entrambi accusati di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. La coppia risiedeva a Sondrio da alcuni anni, dove l’uomo faceva il magazziniere. La ragazza è stata obbligata dai genitori a sposare il cugino all’età di vent’anni, senza mai averlo visto prima di persona. Dopo il trasferimento a Sondrio, la ragazza ha iniziato una difficile convivenza con il marito a causa della contestuale presenza dei suoceri e di due cognati. La suocera ha costretto la ragazza a condurre una vita di privazioni senza darle la possibilità di uscire di casa, né di poter avere alcun contatto con persone estranee al ristretto gruppo parentale. Alla giovane è stato proibito imparare l’italiano ed è stata obbligata a svolgere solo faccende domestiche. La ragazza è riuscita a spiegare la situazione ai propri genitori in Pakistan e grazie all’aiuto di un familiare residente fuori provincia, i carabinieri sono stati chiamati a intervenire.

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