Il processo di Mafia Capitale ha visto la richiesta di assoluzione per Marcello Dell’Utri e un nuovo appello per Mori-Subranni-De Donno da parte dell’accusa. Tuttavia, una volta emessa la sentenza per Mannino, i politici sono usciti di scena. Ma qual è stata la sponda istituzionale del Ros nel patto con la Mafia? Dopo decenni di processi, le assoluzioni sono numerose e il teorema che si è creato non regge più.

Dopo la sentenza di Mafia Capitale, si è aperto un dibattito sulla sponda istituzionale del Ros nel patto con la Mafia. Dopo tanti processi, infatti, rimangono tante assoluzioni e un teorema che non regge più.

Marcello Dell’Utri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, ha chiesto l’assoluzione. L’accusa, invece, ha chiesto la condanna. Ma la sentenza per Mannino ha portato alla fine del ruolo dei politici nel processo.

Il Ros, invece, ha un ruolo fondamentale nella lotta alla Mafia. Ma la sponda istituzionale rimane ancora un punto di dibattito. Dopo decenni di processi, le assoluzioni sono numerose e il teorema che si è creato non regge più.

In conclusione, il processo di Mafia Capitale ha portato alla richiesta di assoluzione per Dell’Utri e a un nuovo appello per Mori-Subranni-De Donno. Tuttavia, la sponda istituzionale del Ros nel patto con la Mafia rimane ancora un punto di dibattito e il teorema che si è creato non regge più dopo tanti processi e assoluzioni.

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