I graffiti con minacce e inni alla strage di via Acca Larenzia, avvenuta a Roma nel 1978, sono stati scoperti ieri pomeriggio sui muri di recinzione del Parco delle Basiliche, nella zona di piazza Sant’Eustorgio a Milano. La frase, scritta in rosso con il simbolo della falce e martello, invita alla violenza contro i fascisti e si conclude con la firma della vecchia CCCP, l’Unione Sovietica. È preoccupante che qualcuno voglia riportare le tensioni fra comunisti e fascisti degli anni ’80 nella confusione politica attuale. Chi ha scritto il messaggio sembra avere idee confuse e riempie di errori persino le due righe del messaggio terroristico.

La strage di via Acca Larenzia a Roma è stata una delle più controverse e terribili degli anni di piombo. Fu rivendicata dai Nuclei armati per contropotere territoriale e causò la morte di due ragazzi e il ferimento di un altro. Un terzo giovane appartenente al circolo dell’MSI, Stefano Recchioni, fu ucciso durante i disordini avvenuti poche ore dopo la strage. I colpevoli non furono mai trovati.

Il ritrovamento della scritta ha un risalto politico e il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Francesco Rocca, ha chiesto al sindaco di Milano di rimuovere immediatamente la vergognosa scritta. È grave che nel 2023 a Milano si utilizzino ancora slogan carichi di odio e violenza con cui si ricordano, in maniera nostalgica, le stragi compiute dai terroristi rossi negli anni di piombo. Questo tipo di scritte non sono tollerabili e è necessario cancellarle immediatamente.

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