Processo per il femminicidio di Valentina Di Mauro
Oggi, mercoledì, si è aperto il processo per il femminicidio di Valentina Di Mauro, la giovane donna di 33 anni uccisa a coltellate dal proprio compagno Marco Campanaro. L’uomo, di 37 anni, è stato arrestato lo scorso luglio con l’accusa di omicidio volontario e oggi si è presentato dinanzi alla corte d’Assise di Como presieduta dal giudice Valeria Costi.
La vittima, originaria della provincia di Varese ed estremamente conosciuta nel capoluogo, è stata uccisa con 56 fendenti nella casa che condivideva con il proprio compagno. La tragedia aveva sconvolto il Varesotto e nel mese di settembre era stato effettuato un incidente probatorio sulle condizioni psichiche dell’uomo, che aveva verificato la sua parziale incapacità di intendere e di volere.
Oggi, dopo la costituzione delle parti, il difensore d’ufficio dell’imputato ha rinunciato a sentire in dibattimento il professionista che ha stilato la perizia, chiedendo al giudice di acquisire i soli atti del pubblico ministero e procedere così con la discussione. La posizione dell’imputato è gravissima, venendo contestate le aggravanti della convivenza con la vittima e della crudeltà, pertanto non può accedere a riti alternativi. La discussione con le richieste delle parti è prevista per il prossimo 17 maggio.
La notizia del femminicidio di Valentina Di Mauro era arrivata come un fulmine a ciel sereno in quella coppia di ragazzi apparentemente senza particolari problemi, dopo un fine settimana fra visite ai parenti e l’uscita a cena sempre nel weekend. Poi, nella notte fra domenica e lunedì, le urla nel condominio di Cadorago e la richiesta di intervento da parte dei vicini di casa, cui seguì la macabra scoperta da parte dei carabinieri accorsi. La sua morte ha sconvolto l’intera comunità e oggi si cerca giustizia per la sua memoria.