I Carabinieri Forestali del Nucleo Cites di Somma Lombardo hanno fatto un importante sequestro di materiale prezioso, trovando una zanna di elefante e cinque statuette in avorio di elefante africano (Loxodonta africana). Questa è la seconda volta che il Nucleo Cites trova questo tipo di materiale quest’anno.

Tutto è iniziato a Samarate, quando un cittadino ha trovato gli oggetti in avorio tra i beni di un lascito ereditario. I Carabinieri Forestali hanno iniziato le indagini e hanno scoperto che i reperti non erano accompagnati da alcuna documentazione che attestasse il legittimo possesso. Pertanto, dalle evidenze raccolte, si presume che la zanna e le statuette possano essere riconducibili a fenomeni di bracconaggio effettuato in passato in Africa.

L’elefante è il più grande mammifero terrestre presente nel pianeta: le zanne d’avorio sono i denti incisivi superiori, possono arrivare fino a tre metri di lunghezza. Questi animali, presenti in Africa e nel Sud-est asiatico, dall’India all’Indonesia settentrionale, sono una specie a rischio di estinzione e minacciata dal fenomeno del bracconaggio: le zanne di avorio sono di grande valore e per questo motivo ogni anno vengono uccisi dai bracconieri migliaia di esemplari.

Per evitare che tali crimini vengano commessi nei paesi di origine delle varie specie in via di estinzione, il commercio di questi animali e dei prodotti da essi derivati, come ad esempio l’avorio, è soggetto a limiti e restrizioni. Tali beni sono detenibili solo se accompagnati da apposita documentazione prevista dalla Convenzione internazionale di Washington del 1973, ratificata dall’Italia nel 1975, sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione cosiddetta “C.I.T.E.S.” (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora).

Le zanne di elefante sequestrate, in base alla normativa, potranno essere oggetto di confisca al termine di un iter giudiziario in cui la Commissione scientifica Cites, Autorità istituita presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dovrà decidere il destino dei beni che, a titolo esemplificativo, potrebbero essere destinati alla conservazione per finalità didattica o scientifica.

Al cittadino che ha ereditato gli oggetti non è stata contestata alcuna violazione. Si invitano coloro che abbiano dubbi sulla materia e che in qualunque modo venissero in possesso di prodotti derivanti da animali in via di estinzione di rivolgersi ai carabinieri forestali dei nuclei Cites. È importante combattere il bracconaggio e proteggere queste specie minacciate di estinzione.

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