La truffa dello specchietto è una pratica illegale che purtroppo continua a essere utilizzata da alcuni truffatori. L’obiettivo di questa truffa è quello di far credere alla vittima di aver causato un incidente stradale, convincendola a pagare un risarcimento per il danno causato allo specchietto dell’auto del truffatore.

Ieri, 19 aprile, la Polizia di Stato di Busto Arsizio ha notificato al responsabile delle “truffe dello specchietto” il provvedimento con il quale il Questore di Varese gli vieta di tornare a Busto Arsizio per tre anni e gli ordina di raggiungere il Comune di residenza. Questo provvedimento è stato preso dopo che gli agenti del Commissariato di Busto hanno identificato un uomo sospettato di aver consumato o quantomeno tentato delle truffe con il “metodo dello specchietto”.

L’uomo, un nomade italiano trentenne con residenza anagrafica in provincia di Siracusa, è stato trovato sdraiato sui sedili di un’autovettura Audi A3 di colore bianco con lo specchietto lato guidatore chiuso e con il vetro rotto. La vettura era parcheggiata in modo da procurare un restringimento della sede stradale e costituire un ostacolo per le macchine di passaggio, creando le condizioni per una richiesta fraudolenta di risarcimento per il danno allo specchietto.

La polizia invita chi ieri, in via Magenta o altre zone della città, avesse subito una truffa con le modalità descritte a presentarsi in Commissariato per sporgere querela. Questo è un importante passo per contrastare la truffa dello specchietto e proteggere i cittadini dalle attività illegali dei truffatori.

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