La vicenda di Patrizia Tribaldo, mamma bresciana allontanata dal figlio gravemente disabile, ha suscitato grande indignazione e preoccupazione. La donna è stata ritenuta “inadeguata e sottoposta a un procedimento penale di ipercura”, ma nonostante il procedimento sia oggi archiviato, il giovane si trova ancora in un centro medico senza poter tornare definitivamente a casa. La mamma denuncia che il figlio è ridotto a un mucchietto di ossa, ha smesso di alimentarsi per bocca e viene visto solo per venti minuti alla settimana, sotto stretta sorveglianza. La deputata Stefania Ascari (M5S) ha indetto una conferenza stampa per chiedere che il figlio torni a casa e che il ministro della Giustizia Carlo Nordio valuti azioni disciplinari sulle autorità coinvolte in questa drammatica vicenda. Il neuropsichiatra Maurizio Brighenti ha sottolineato che non c’è nessuna indagine clinica che dica che il ragazzo sia stato male con la mamma e che siamo di fronte a un ricatto. È stata presentata un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro Nordio per fare luce sulla vicenda e trovare una soluzione che permetta al giovane di tornare a casa.

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