Torre dei Moro: la battaglia burocratica che mette a rischio la ricostruzione del grattacielo

Il 29 agosto 2021, la Torre dei Moro di via Antonini 32 è stata distrutta dalle fiamme, senza per fortuna provocare vittime. Tuttavia, per i residenti del grattacielo, è arrivato “un nuovo schiaffo”, nel linguaggio burocratico di una battaglia fra assicurazioni che potrebbe mettere a rischio la ricostruzione dell’edificio.

Il gruppo Zurich ha infatti intimato, attraverso lo studio legale Bonacina, il pagamento di un milione e cinquantamila 50.000 euro, rivalendosi sulla compagnia assicurativa del condominio, Reale Mutua, per l’importo già versato a due negozi (Toys Center e Prenatal, entrambi del gruppo Artsana) che avevano sede al piano terra del fabbricato e hanno dovuto chiudere in seguito all’incendio.

Nella lettera di diffida inviata all’amministratore dello stabile e a Reale Mutua, viene attribuita ai condomini la “responsabilità per l’evento occorso”. Lo studio legale chiede quindi di pagare o di essere contattato entro 7 giorni per “valutare una soluzione conciliativa”, minacciando in caso contrario di avviare una causa in Tribunale.

Tramite l’assicurazione viene chiesto in sostanza alle famiglie, che dal giorno dell’incendio hanno dovuto trovare altre soluzioni abitative, di farsi carico di danni che non sono stati provocati da loro. Una pretesa che – è il timore dei residenti – potrebbe mettere a rischio la ricostruzione della torre. L’importo della polizza anti-incendio di Reale Mutua dovrebbe essere accantonato infatti per finanziare i lavori, con l’obiettivo di concluderli entro il 2026.

Il portavoce del comitato dei residenti, Mirko Berti, ha paragonato la situazione a quella della savana, dove le iene sono in agguato quando un animale è ferito. “Non si fanno il minimo scrupolo ad azzannare 80 famiglie che hanno già subito la perdita della propria casa”, ha dichiarato. Inoltre, si sono sostituiti alla magistratura e, ancora prima che inizi un processo con 18 imputati per disastro colposo pluriaggravato, hanno già trovato il colpevole.

La Procura di Milano ha infatti chiesto il rinvio a giudizio (a maggio è fissata l’udienza preliminare) di progettisti e costruttori del palazzo realizzato, per risparmiare, con pannelli non ignifughi. Senza riscontrare, nel corso delle indagine, responsabilità penali da parte di condomini.

La compagnia Zurich, da parte sua, fa sapere di “non avere alcuna intenzione di agire direttamente nei confronti dei proprietari degli appartamenti o del condominio, ma di aver esercitato il diritto di rivalsa per ottenere l’intervento della compagnia che assicura il condominio, affinché la stessa possa procedere mettendo a disposizione la somma prevista”. In ogni caso, la situazione è ancora incerta e i residenti della Torre dei Moro devono affrontare una nuova sfida burocratica per poter rientrare nelle loro case il prima possibile.

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