Un senzatetto di sessant’anni è morto a causa di un incendio che ha distrutto la casetta sul fiume in cui viveva da tempo. La tragedia è avvenuta nei pressi di San Lanfranco, alla periferia ovest di Pavia. Le autorità hanno trovato il corpo carbonizzato dell’uomo all’interno del rudere. L’uomo soffriva di problemi di salute e non aveva una casa, per questo si era rifugiato nella casetta sul fiume. Nel suo rifugio aveva portato un materasso e dell’altro materiale, tra cui una stufetta per scaldarsi durante la notte. Secondo le prime ipotesi, la stufetta potrebbe essere stata la causa dell’incendio. L’uomo potrebbe aver acceso l’apparecchio elettrico che non funzionava correttamente e poi si è addormentato. Le esalazioni potrebbero averlo fatto cadere in un sonno profondo e così, oltre al rudere, le fiamme si sono divorate anche il suo corpo uccidendolo. Paolo Brambati, questo il nome del senzatetto, era già stato trovato senza vita un mese fa in una capanna nel parco della Vernavolo. La città è nello sconforto per la morte di questo uomo che non aveva una casa e che ha perso la vita in modo così tragico.