Cinque carcasse di cervo sono state trovate sul greto del fiume nel territorio comunale di Gandellino e segnalate alla Polizia Provinciale. La presenza dei lupi è stata confermata grazie all’ausilio di fototrappole, ma la Provincia assicura che non c’è motivo di preoccuparsi per l’incolumità delle persone, poiché il lupo individua l’uomo come un pericolo e non come una possibile preda.

Il Servizio di Vigilanza è intervenuto sulle carcasse, ritrovate in un’area già sottoposta a protocollo di monitoraggio e controllo sia diurno che notturno, in cui sono già state posizionate diverse fototrappole. Tre carcasse su cinque, ritrovate prima del 19 marzo, sarebbero il frutto di predazioni da lupo. L’ipotesi più plausibile è che si tratti sempre della stessa coppia, uno dei quali con tre zampe, della quale vi è stata già accertata la presenza a Gandellino nel mese di marzo e ad Ardesio e Valzurzio a dicembre 2022.

Per la quarta carcassa, segnalata mercoledì 19 dicembre, si esclude possa trattarsi dell’attacco di lupi: l’ungulato sarebbe infatti deceduto probabilmente in seguito a un urto. La segnalazione di una quinta carcassa è infine arrivata ieri, giovedì 20 aprile: effettuato il monitoraggio di rito, nonostante le verifiche siano ancora in corso è verosimile che la sua morte sia stata causa dall’attacco di lupi.

La Provincia ricorda che la certezza sull’identificazione dei lupi arriverà solamente con l’esito delle sue analisi genetiche per le quali sono stati inviati i campioni raccolti. I due carnivori si trovano nell’area di Gandellino perché la maggior parte dei cervi in questo momento è concentrata a fondo valle, pertanto la cospicua quantità di prede li ha portati nella zona. Non c’è motivo di preoccuparsi per l’incolumità delle persone, poiché il lupo individua l’uomo come un pericolo e non come una possibile preda.

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