La gestione del servizio mensa presso la casa circondariale di Monza è stata oggetto di critiche da parte di alcuni agenti del corpo di Polizia penitenziaria. Secondo loro, la società esterna che si occupa della mensa non garantisce un servizio adeguato, con cibo insufficiente e scarsa pulizia delle stoviglie. Le numerose segnalazioni effettuate tramite il servizio di gradimento della mensa sarebbero state inutili, e le porzioni di cibo sarebbero risultate spesso troppo esigue. Inoltre, gli agenti hanno denunciato la carenza di igiene e pulizia delle posate e delle stoviglie, che risulterebbero spesso sporche e incrostate.

L’Organizzazione sindacale autonoma Polizia penitenziaria ha inviato una nota alla dirigenza dell’istituto, al Provveditorato generale amministrazione penitenziaria e alla segreteria generale del sindacato, chiedendo un miglioramento del servizio mensa. Secondo il segretario regionale Giuseppe Bolena, la situazione sarebbe particolarmente critica per i colleghi del turno serale, che si trovano spesso costretti a scegliere tra poche pietanze disponibili. La pausa pranzo o cena, che dovrebbe rappresentare un momento di sollievo per il personale, sarebbe invece diventata fonte di malessere a causa della scarsa attenzione alla cura dei dettagli.

Gli agenti hanno minacciato di boicottare la mensa se le loro richieste non saranno prese in considerazione. La mensa della casa circondariale di Monza ospita circa duecento clienti al giorno, tra agenti in servizio e personale civile. La situazione, dunque, richiede un intervento tempestivo e adeguato per garantire un servizio mensa di qualità e rispettoso delle norme igieniche.

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