Una signora residente in via Creva ha scritto una lettera di protesta alle istituzioni per la situazione in cui versa il complesso residenziale “La Cavetta”. Dopo quattro mesi dalla frana che ha causato l’evacuazione di due condomini e la sfollatura di una cinquantina di persone, non ci sono ancora novità rispetto al rientro nelle proprie abitazioni. La donna si dice depressa e stanca di dover essere accompagnata dai vigili del fuoco ogni volta che deve entrare in casa propria. Ha chiesto delle risposte alle istituzioni e si è rivolta alla redazione di un giornale perché è l’unico mezzo di comunicazione tra i residenti e il Comune. La signora ha anche fatto sapere che la regione Lombardia ha concesso i soldi per i lavori, ma non si sa quando inizieranno. Le case non possono rimanere troppo chiuse, senza riscaldamento e con gli elettrodomestici fermi e spenti, perché gli effetti degli abitanti inizieranno a puzzare di muffa. La signora si dice stanca di questa situazione e piange ogni volta che i suoi anziani genitori non la vedono. La situazione sta portando via mesi di vita alle persone, anche anziane, che vorrebbero passare gli ultimi anni nella casa che hanno pagato col sudore del loro lavoro.

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