La Coppa Cobram è tornata a Desenzano del Garda dopo quattro anni di stop, portando con sé l’atmosfera surreale e goliardica della gara ciclistica aziendale di Fantozzi. Più di 500 persone si sono presentate in baschi e pantaloni ascellari d’ordinanza per partecipare alla corsa tragicomica a velocità moderata, omaggiando il mito del ragioniere e dei suoi colleghi della Megaditta. L’organizzazione, tuttavia, non è stata lasciata al caso: il gran cerimoniere Mauro Bresciani, professione biciclettaio e visconte autoproclamato, ha deciso di fare le cose in pompa magna, con il patrocinio del Comune di Desenzano. L’iniziativa è nata nel 2014 ed è arrivata alla sua settima edizione, con più di mille iscritti in passato.

La giornata è stata allietata dalla musica degli anni ’20 suonata dalla banda e da un remix in chiave dance della ballata del ragioniere. Inoltre, non sono mancati i riti fantozziani, come la punzonatura dei pettorali di gara e il ruzzolone collettivo allo start. Il circuito, con i passaggi alla cima del Diavolo e alla trattoria al Curvone, è stato riproposto tra le vie di Desenzano, con partenza e arrivo in piazza Cappelletti.

Il vincitore non è stato chi ha tagliato per primo il traguardo, ma colui che ha incarnato al meglio lo spirito della saga, a insindacabile giudizio del Bresciani medesimo. L’uso di veicoli vintage era caldamente raccomandato, mentre erano vietate quelle a pedalata assistita. Ai primi sintomi di lingue felpate, asfissie e miraggi, i concorrenti hanno potuto fare affidamento sulla mitica bomba contenuta nel pacco gara, qui più prosaicamente rimpiazzata da un innocuo gin tonic.

La Coppa Cobram è stata un’occasione per omaggiare il personaggio di Fantozzi, che ha fotografato vizi e virtù dell’Italia del boom economico scrivendo pagine di storia di cinema e vocabolario. La sua saga è uno specchio del nostro Paese ancora attuale dopo quasi mezzo secolo e, nonostante il tempo trascorso, continua a far ridere.

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