Il Codacons ha presentato un’istanza al Ministero della Salute, all’Iss, alla Regione Lombardia e alle Procure della Repubblica di Bergamo e Roma, chiedendo la sospensione da tutte le pubbliche funzioni dei soggetti indagati nell’inchiesta sul Covid relativa alla mancata zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo. Tra i soggetti per cui si richiede il provvedimento cautelare figurano anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. L’istanza del Codacons sottolinea che la Procura di Bergamo ha chiuso l’inchiesta sulla gestione della prima ondata Covid e che gli indagati sarebbero diciannove, tra cui diversi nomi noti. Alcuni dei soggetti sono ancora in carica, tra cui il Prof. Silvio Brusaferro, Giovanni Leonardi e Attilio Fontana. Il Codacons cita l’art. 74 del CCNL dell’aria sanità (triennio 2016-2018) e l’art. 81 del D.P.R. n. 3/1957, che prevedono la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione e con sospensione dell’incarico nel caso in cui un impiegato civile dello Stato abbia posto in essere una negligenza di particolare gravità. Il Codacons chiede alle autorità competenti di valutare l’adozione degli atti necessari ai fini della sospensione e/o altro provvedimento disciplinare ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli art. 55 bis co.8 e 55 ter co.8 del d.lgs.vo 165/2001, ove i soggetti indagati siano a capo e/o dipendenti delle Amministrazioni o passati ad altra pubblica amministrazione. Il Codacons sostiene che la disciplina regolante le sanzioni disciplinari nel pubblico impiego ha come “ratio” quella di reprimere i comportamenti dei pubblici dipendenti che arrechino pregiudizio alla dignità delle funzioni esercitate e che possano far temere che queste non vengano svolte correttamente. Il Codacons ritiene che, soprattutto in assenza di dimissioni volontarie dall’incarico pubblico di dirigenti di alcuni indagati, si possa configurare un concreto e attuale pericolo di violazione del principio della genuinità della prova, anche al fine di contenere il rischio di inquinamento della stessa.

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