Speleologa bloccata in grotta: i soccorsi al lavoro

Una speleologa è rimasta bloccata all’interno della grotta del complesso del San Martino, sopra a Duno, in provincia di Varese, a causa di una scarica di sassi che l’ha colpita durante un’esplorazione. I compagni di escursione hanno subito allertato il 118 e il soccorso alpino, che ha avviato l’operazione di salvataggio. Gli specialisti stanno cercando di raggiungere la ferita all’interno della grotta, ma la difficoltà di accesso e il bisogno di immobilizzarla e trasportarla in superficie renderanno l’operazione molto complessa e lunga.

La grotta del San Martino è un complesso molto noto agli speleologi, vicino alla “Val Alta” sulla linea Cadorna, utilizzata durante la Seconda guerra mondiale dai partigiani impegnati contro le unità tedesche e i militari della Rsi. La zona d’intervento si trova a non molta distanza dalla cima della montagna ed è raggiungibile con un’unica strada carrozzabile lungo la quale si sono mossi i primi mezzi di soccorso.

L’incidente si è verificato nel pomeriggio di martedì 25 aprile e la speleologa, descritta come esperta, è rimasta bloccata a 50 metri sotto terra. I soccorsi stanno lavorando per liberarla e portarla in sicurezza, ma l’operazione richiederà molto tempo e impegno. Speriamo che la speleologa possa essere salvata il prima possibile e che l’incidente possa essere un monito per tutti coloro che amano esplorare le grotte e la natura incontaminata: la prudenza e la sicurezza devono essere sempre al primo posto.

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